Protesi Pettorali Maschili


​Le protesi pettorali maschili sono degli impianti di silicone dedicati, specifici, realizzati appositamente per essere impiantati sotto il muscolo pettorale maschile a scopo correttivo, integrativo ed estetico.

Sindrome di Poland

Sindrome di Polland prima e dopo l'inserimento di una protesi pettorale monolaterale

Per capire il perché dell’esistenza di un intervento apparentemente così particolare e comprenderne i benefici, al di fuori di mode o applicazioni in alcuni sport, occorre prendere in considerazione l'esistenza di alcuni difetti congeniti.
Le protesi pettorali maschili nascono infatti originariamente per correggere alcuni difetti del torace, in particolare presentano indicazioni specifiche nella Sindrome di Poland.
Questa sindrome descritta da Alfred Poland nel 1841 è una anomalia congenita caratterizzata dalla mancanza parziale o completa del muscolo grande pettorale e dall’assenza di alcune parti muscolo-scheletriche adiacenti. In casi estremi la Sindrome di Poland può essere associata alla mancanza di alcune costole e all'assenza del muscolo grande dorsale. Tali difetti nella Sindrome di Poland sono comunque sempre monolaterali, cioè localizzati da un solo lato.
Esistono forme molto blande di tale sindrome, che si presentano molto più frequentemente di ciò che si potrebbe immaginare e che generalmente rimangono non diagnosticate, fino a quando il paziente inizia a praticare sport con l’utilizzo di sovraccarichi e si rende conto che i muscoli pettorali non rispondono alle sollecitazioni e non si sviluppano. In tali casi la differenza tra una sindrome di Poland e una generica ipotrofia dei muscoli pettorali, si distingue proprio mettendo in evidenza piccole differenze di sviluppo o di formato del muscolo pettorale di un lato rispetto all’altro.
In tali casi l’inserimento di protesi pettorali può contribuire a riportare una area poco sviluppata e poco sviluppabile, ad un volume proporzionato al resto del corpo.

Protesi e Body Building

Nel corso degli ultimi anni le protesi pettorali maschili sono state utilizzate specialmente in alcuni ambiti sportivi. Nel Body building un petto già formato ma con una difficoltà di crescita in termini di volume, può essere ottimamente corretto con l’uso di tali protesi.
Ho menzionato i Body Builders, poiché gli impianti pettorali maschili a differenza delle protesi femminili sono in grado solo di conferire volume al petto, ma non sono in grado di modificare la forma del pettorale. In altre parole colui che non ha un muscolo "disegnato" naturalmente, non può pretendere inserendo le protesi pettorali di acquisire l’estetica del pettorale dell’atleta, che ha sviluppato la forma del muscolo dopo anni di duro lavoro. Le protesi pettorali in questo caso riusciranno solo a produrre un maggiore volume dell’area senza mettere in evidenza la forma quadrangolare del muscolo pettorale, che non è sviluppato o coperto da eccessivo strato di grasso.
Questo concetto a sua volta ci consente di affermare, che paradossalmente le protesi producono un effetto migliore quando esiste più spessore muscolare in grado di ricoprirle. Il fattore limitante per quanto riguarda il volume applicabile delle protesi, per evitare effetti artificiali e protesi visibili, dipende infatti dallo spessore muscolare. 
Anche i difetti presenti nella sindrome di poland sono meglio correggibili quando è presente per lo meno in parte il muscolo grande pettorale, in tal caso il risultato sarà sicuramente più naturale.
Personalmente limiterei l’indicazione all’utilizzo di tali protesi per uso sportivo e nella sindrome di polland. Il mito del super pettorale che qualche “ragazzino” a volte ci richiede, pensando così di risparmiarsi le sudate e i sacrifici in palestra, non produce i risultati sperati.

Gli impianti maschili

Allo stato attuale esistono due modi per realizzare questo intervento: farsi costruire gli impianti su misura mediante calchi gessati o utilizzare apposite protesi. Nella Sindrome di Poland ed in altri casi particolari si potrebbe far costruire protesi di silicone personalizzate a costi sicuramente elevati, tuttavia nella maggior parte dei casi gli impianti specifici portati sul nostro mercato sono più che sufficienti per risolvere i bisogni della maggior parte delle persone, che richiede questo tipo di intervento.
Recentemente un autore spagnolo ha presentato un lavoro scientifico dove si descrive l’aumento dei pettorali maschili, utilizzando protesi glutee femminili di forma ellittica, con buoni risultati. Personalmente tale approccio non mi trova d’accordo per una serie di motivi: gli impianti di silicone per i pettorali in questi ultimi anni hanno subito una evoluzione in funzione anche dell'attività e dei bisogni di chi li impianta e li porta. Il silicone è cioè coeso al punto tale che pesisti portatori di tali impianti possono tranquillamente far rimbalzare il bilanciere con i pesi sul petto, per eseguire esercizi specifici di alzata, senza danneggiare gli impianti. Inoltre gli impianti di silicone dedicati per i muscoli pettorali maschili presentano una forma asimmetrica speculare, con il bordo inferiore che va ad appoggiarsi sulle fibre costali e sternali inferiori del pettorale, impedendone il dislocamento, che potrebbe avvenire con protesi dalla forma simmetrica ed ellittica.

Intervento e post-operatorio

Protesi Pettorali maschili: tecnica

L'intervento di chirurgia dei pettorali si realizza con una incisione sotto l’ascella, con le stesse metodiche dell’intervento di mastoplastica additiva femminile. Le uniche differenze tecniche, della chirurgia dei pettorali maschili riguardano la lunghezza dell’incisione, maggiorata (circa 4-5 cm) per consentire l’inserimento di protesi un poco più rigide e il mantenimento dell'integrità delle fibre sternali e costali del muscolo pettorale. Gli impianti pettorali maschili vengono infatti sistemati ad un livello più alto, appoggiandosi sulle fibre muscolari sopra il solco sottomammario, rispetto alle protesi femminili.
L’intervento di chirurgia dei pettorali viene realizzato in regime di day hospital con entrata e dimissione lo stesso giorno del procedimento. Utilizziamo insieme all'anestesista un’anestesia loco-regionale associata alla sedazione, che permette al paziente di non essere cosciente durante l’intervento.
Il paziente viene dimesso con una fascia toracica contenitiva e torna dopo circa 5-7 giorni per la rimozione dei cerotti. Non vengono utilizzati punti di sutura sulla pelle ma colla biologica. I controlli successivi alla chirurgia dei pettorali si effettuano dopo uno e tre mesi.
Tutti gli interventi che contemplano uno scollamento muscolare sono moderatamente dolorosi nei successivi 3 o 4 giorni. Questo vuol dire che quasi sempre c’è la necessità di utilizzare un analgesico adeguato. Il fastidio tuttavia è di intensità variabile secondo la sensibilità personale e a volte direttamente proporzionale al grado di sviluppo del muscolo pettorale.
Dopo un primo periodo in cui si consiglia il riposo assoluto onde evitare problematiche e complicazioni tipiche delle mastoplastiche additive in generale, si può iniziare una leggera attività fisica della parte inferiore del corpo dopo circa 20 -30 giorni, mentre il ritorno all’attività con i sovraccarichi sulla regione pettorale è consigliabile dopo due mesi dall’intervento.

lipoasuzione dei pettorali

La lipoasuzione dei pettorali è una metodica associabile all'inserimento di impianti pettorali maschili allo scopo di definire il petto. In altre parole mentre le protesi pettorali conferiscono volume, la liposuzione dei pettorali riduce lo strato adiposo eventualmente presente in questa regione, migliorandone l'estetica e la definizione.
Molto spesso infatti vengono a trovarmi a studio uomini e ragazzi il cui scopo non è quello si aumentare i pettorali risdisegnandoli ma bensì di ridurre lo strato di adipe che costituzionalmente si accumula in tutta l'area del proprio pettorale. In tali casi è possibile pensare ad una riduzione dello strato di grasso presente sopra ai pettorali mediante tecniche aspirative. Utilizzando specifiche cannule di liposuzione e praticando incisioni di pochi millimetri allo scopo di introdurle, si può procedere all'aspirazione di tutto il pettorale, contribuendo a migliorare la definizione e la siluette.

E' importante sottolineare, che in questi casi occorre scartare le ipotesi di eventuali accumuli legati ad esempio ad un aumentato quantitativo di ghiandola sotto la pelle: la ginecomastia, che risulta localizzata in regione areolare e che si tratta mediante metodiche proprie, approfondite nel paragrafo specifico.

Dettagli...

protesi pettorali in breve

Durata dell'intervento
L'intervento di inserimento delle protesi pettorali, dura circa 40-90 minuti. Preferisco utilizzare l'anestesia locale associata alla sedazione o in alternativa l'anestesia peridurale alta.

Tecnica
Inserisco gli impianti per via ascellare sotto il muscolo pettorale. Suturo la pelle con colla biologica e non utilizzo drenaggi di routine nel post-operatorio.

Ricovero
Si entra in clinica il giorno dell'intervento e si viene dimessi in giornata, in regime di day hospital.

Medicazioni
La prima visita di controllo viene effettuata dopo 5-7 giorni per la rimozione dei cerotti sulle incisioni. Il secondo controllo viene effettuato a distanza di 30 giorni. Il controllo finale si effettua in 90 giorni.

Altre informazioni
Intervento moderatamente doloroso, per via della collocazione sottomuscolare degli impianti, che potrebbe richiedere analgesia durante i primi giorni di convalescenza. La ripresa delle attività lavorative leggere può avvenire in circa 5-7 giorni, mentre la ripresa delle attività sportive della parte inferiore del corpo a partire dai 20-30 giorni, mentre il sovraccarico sui muscoli pettorali è ammesso a partire dai 60 giorni dopo l'intervento.