Rifarsi le Labbra

Diagnosi ed indicazioni del trattamento estetico delle labbra

Rifare le labbra non significa semplicemente riempirle, a meno che non si voglia giocare alla roulette russa, nel senso, che qualora l’indicazione al riempimento sia corretta per quei tipi di labbra, il lavoro sarà adeguato, in caso contrario ci ritroveremo con un risultato artificiale o non soddisfacente.

Che non sia possibile riempire genericamente le labbra ed avere sempre un buon risultato è possibile spiegarlo mediante lo studio della conformazione e dell’architettura delle labbra, che appoggiano posteriormente sull’arcata dentale.
Fattori come le asimmetrie dell’arcata dentale, difetti occlusivi dei denti e la lunghezza della mascella, influiscono notevolmente sul risultato finale.
Facciamo degli esempi:
Asimmetrie di arcata: ipotizziamo che l’arcata dentale della nostra ipotetica paziente sia asimmetrica tra la parte destra e la parte sinistra, semplicemente perché magari pur non avendo un difetto osseo presenta un dente incisivo in parte sovrapposto. In questo caso pur riempiendo simmetricamente le due metà, risulterà sempre un eccesso, in termini di spessore del labbro, dal lato dove il dente sarà sovrapposto in avanti.
Difetti di occlusione dentale: in chirurgia maxillo-facciale quando i denti inferiori sopravanzano quelli superiori si parla di classe III. La classe III può essere dovuta ad un effettivo malposizionamento della mandibola spostata in avanti rispetto alla mascella, ma anche ad una scarsa prominenza della mascella stessa. In questo ultimo caso mancando l’appoggio posteriore per le labbra superiori, queste non saranno correggibili esclusivamente riempiendole, pena la necessità di iniettare un volume di prodotto così grande da deformarne l’estetica stessa delle labbra.

Il Trattamento Combinato delle Labbra

Trattamento combinato delle labbra

Se da un lato l’infiltrazione eccessiva con prodotti iniettabili produce i “canotti”, gli interventi chirurgici mal indicati producono labbra dalle forme simili a labbra leporine e anche quando ben eseguito un intervento chirurgico produce quei fenomeni tipici della cicatrizzazione come il gonfiore e l’alterazione della sensibilità, che si protraggono per tempi più lunghi rispetto ad altri procedimenti meno invasivi. Occorre infatti al giorno d’oggi fare i conti con la vita frenetica, che i nostri pazienti conducono e la necessità di riprendere quanto prima una vita di relazione attiva, per motivi sociali o di lavoro.
Ecco perché secondo me allo stato attuale il vero avanzamento tecnologico per l’estetica delle labbra sono i trattamenti combinati.


Il caso in foto, dimostra come con l’uso combinato di tecniche, sia possibile produrre un risultato estetico di aumento naturale delle labbra, in una paziente, che necessitava di un aumento volumetrico importante per poter correggere antiestetiche labbra superiori sottili dovute a difetti ossei e strutturali, che se trattati convenzionalmente con i soli riempitivi avrebbero prodotto un risultato estremamente artificiale e deludente.

Identificato il problema occlusivo e la posizione arretrata della mascella si è vista la necessità di mettere un appoggio su cui costruire la nuova forma delle labbra.
Il primo step è stato quello di testare il comportamento, da un punto di vista estetico, delle labbra superiori quando sottoposte ad un riempimento. Per questo si è deciso di ridare tono al bordo e al profilo delle labbra mediante l’inserimento di un filo di gore-tex.
Come previsto l’assenza di appoggio posteriore, minimizzava l’effetto del gore-tex, il quale pur avendo corretto il bordo, non riusciva a dare ulteriore spessore per equilibrare il volume delle labbra superiori con quelle inferiori.
Si è quindi passati al secondo step in cui sono state inserite ambulatoriamente, per via endorale, due piccole protesi paranasali di porex, sostanza porosa, che ossifica a contatto con l’osso.
Suddette protesi hanno prodotto una eversione naturale delle labbra e indirettamente migliorato anche il profilo del naso della paziente.
A questo punto si è passati al terzo step, ossia quello, che mirava a cambiare la forma della bocca a piacimento della paziente e si sono decise delle infiltrazioni con un prodotto riassorbibile a frequenza programmata.